Recensione “Post Mortem” di Paolo La Paglia

Ciao a tutti lettori 🙂

Oggi vi porto a visitare Golden Falls, dove ho lasciato una parte di me stessa, ma ritrovarla sarà molto difficile perché sulla cittadina é calata una nebbia senza tempo.

Innanzitutto ringrazio di nuovo Paolo La Paglia ( potete trovarlo come @lapaglia2000 su Instagram) per avermi gentilmente spedito una copia del suo bellissimo libro.

Post Mortem (Italian Edition) eBook: La Paglia, Paolo: Amazon.fr
“Iniziammo a capire in quel momento di essere in guai grossi. Ma lo capimmo ancor di più quando i morti cominciarono a tornare. Fu come vedere con i propri occhi l’inferno.”
  • Titolo: Post Mortem
  • Autore: Paolo La Paglia
  • Anno di edizione: 2020
  • Casa editrice: NUA edizioni
  • Numero di pagine: 350

Trama

Golden Falls è una tranquilla cittadina nella contea di Snohomish, stato di Washington, dove tutti si conoscono e la vita scorre serena, fino a quando un’escalation di terribili eventi scatenerà l’orrore che sconvolgerà la serenità del posto. Daryl Wilson, lo sceriffo incaricato delle indagini, si troverà a dover affrontare una verità incredibile e spaventosa. Per risalire alle radici del male dovrà scavare nei meandri della storia passata di Golden Falls e comprendere perché l’orrore abbia iniziato a riversarsi sulla cittadina seminando morte tra i suoi abitanti. Quando la città si ritroverà isolata dal resto del mondo, immersa in una nebbia che sembra sorta magicamente per avvolgerla tra le sue spire, la situazione precipiterà fino all’incredibile epilogo.Perché il male non muore mai.


Osservazioni personali

Con questo tipo di lettura mi sono allontanata dalla mia “comfort zone”. Di solito, infatti, non leggo molti libri horror, ma questo mi aveva chiamata e sono molto contenta di averlo letto.

In questo romanzo non troverete solo il genere horror ( con zombie e creature spaventose), ma un mix di generi che vi faranno vivere le emozioni più disparate: ansia, angoscia, tristezza, comprensione, rabbia, demotivazione ma soprattutto, tanta tanta paura per cio’ che sta succedendo.

Il libro si apre con la protagonista Zoe, che si risveglia nella sua bara, dopo aver subito violenze disumane nell’altra vita. Accanto e dentro di sé sentirà una presenza inquietante (Rebecca) che la accompagnerà costantemente.

Leggendo questo libro con il sottofondo della pioggia e di una leggera nebbia, mi sono subito sentita a Golden Falls. La costante presenza inquietante di Rebecca mi ha fatto tenere i sensi super vigili e ad ogni rumore o cigolio sospetto mi spaventavo. L’auore é stato capace di creare un “mostro” che alle prime pagine mi ha spaventata, ma proseguendo con la lettura, ho sentito una gran pena e tenerezza per lei.

La penna dell’autore é abilissima. In pochissime righe fa percepire il dolore, lo sconcerto, la paura e la rabbia dei protagonisti, i quali sono tutti caratterizzati in maniera eccellente. L’autore, infatti, analizza a pieno tutte le sensazioni che ciascuno di essi prova per via delle vicende terribili che sono piombate nella loro cittadina ( particolarmente toccante é stata la vicenda del fratello di Zoe, Andrew, per il quale mi sono commossa parecchio).

Un elemento che ho apprezzato parecchio é lo stile diretto e crudo.

In questo libro non troverete giri di parole ma le vicende vi saranno presentate per quello che sono. Ho apprezzato particolarmente le critiche implicite che si trovano nei dialoghi e pensieri dei personaggi: critica alla società, critica alla corruzione delle persone, critica alla religione etc…

Consiglio questo tipo di lettura agli appassionati del genere o a tutte quelle persone che non si impressionano facilmente perché in questo romanzo troverete delle scene molto crude.


Votazione: 5/5 stelline

cosa ne pensate di questo genere? Vi ispira o ne siete intimoriti?

Fatemi sapere nei commenti 🙂

A presto

Agnese

Recensione di “Io sono leggenda” di Richard Matheson

Ciao a tutti lettori,

Oggi vi voglio parlare del libro “Io sono leggenda” di Richard Matheson.

Innanzitutto ringrazio la @oscarvault per avermi inviato la copia digitale del libro, anche se penso che in futuro comprerò la copia cartacea 😊

Io sono leggenda - Richard Matheson | Oscar Mondadori
  • Titolo: Io sono leggenda
  • Autore: Richard Matheson
  • Anno di edizione: 2020
  • Casa Editrice: Oscar Mondadori
  • Numero pagine: 204

Trama

Robert Neville è probabilmente l’ultimo uomo vivente sul pianeta… eppure non è solo. Un morbo incurabile ha trasformato uomini, donne e bambini in vampiri assetati di sangue. Di giorno Robert attraversa le rovine della civiltà, seguendo le tracce dei mostri come un cacciatore sulle orme della preda, li studia, sperimenta nuovi modi per sterminarli. Di notte si barrica in casa, assediato dalle creature delle tenebre, e implora che sorga presto il sole… Rovesciando la situazione di Dracula, vampiro nel mondo degli uomini, Matheson immagina un uomo solo in un mondo di creature mostruose, dando vita a uno degli scenari più fortunati della letteratura e del cinema novecentesco. Quello che – con la sua scrittura ossessivamente cristallina, asciutta, ipnotica – Matheson dipinge è un mondo apocalittico, straniato, nel quale ogni valore e ogni certezza vengono stravolti. Chi sono i buoni e chi i cattivi? Ci sono davvero dei buoni e dei cattivi? O ci sono solo eventi e creature che sfuggono alla comprensione razionale e alla catalogazione scientifica? L’orrore, suggerisce Matheson, ci abita accanto.

Osservazioni personali

L’autore ripesca diverse credenze popolari sui vampiri ma le esmina sotto forma scientifica.
Nel romanzo infatti troviamo un Dracula al contrario, ossia un umano, il quale vive circondato da vampiri. Robert cerca di scoprire la causa scatenante della diffusione del virus, ma tale ricerca lo porterà sull’orlo della disperazione.
Il libro si presenta come un viaggio introspettivo nei pensieri del protagonista: si passa dalla tristezza alla paura, dal coraggio alla disperazione, dalla voglia di farla finita alla voglia di rinascita.
Ho amato la maniera in cui l’autore ha presentato i pensieri del protagonista per farci conoscere la sua solitudine e la sua routine per descrivere come cerca di andare avanti in un mondo ormai distrutto.
Ho trovato Robert Neville molto coraggioso ma allo stesso tempo mi è dispiaciuto per la sua solitudine: la sua situazione mostra come l’uomo, quando si ritrova solo, capisce quanto abbia bisogno dei contatti umani per sentirsi vivo. Infatti è quello che succede al protagonista quando incontra degli esseri viventi dopo aver passato mesi in solitudine: finalmente si sente vivo e non vede l’ora di instaurare un legame con essi ( anche se ciò durerà per poco).
L’autore pone grande enfasi anche sulla paura del diverso. Se nel nostro universo noi abbiamo paura dei vampiri..cosa succederebbe se i vampiri fossero la maggioranza e fossimo noi a spaventarli?
Questa domanda é necessaria per capire il finale, che porta a diverse riflessioni sulla natura umana.

Posso dire sicuramente che questa è stata una delle letture più belle dell’anno e spero di invogliare molte persone a leggere questo libro (lo so che esiste il film ma non ha nulla a che vedere con il romanzo😅)

Voi lo avete letto? Cosa ne pensate? 😊

A presto

Agnese

Recensione “Cassiopea. La leggenda dele sette luci” di Eleonora Macchi

Ciao a tutti lettori

Ho appena terminato la lettura di questo libro e non potevo non parlarvene perché mi é entrato nel cuore. Ringrazio Eleonora Macchi ( la potete trovare come @cassiopea_la_leggenda su Instagram ) per avermi gentilmente inviato una copia del libro. Ho avuto modo di scambiare dei messaggi con lei e ho trovato che sia una persona gentile, fresca e pura, caratteristiche che ho ritrovato anche nel suo romanzo.

  • Autice: Eleonora Macchi
  • Titolo: Cassiopea. La leggenda delle sette luci.
  • Numero pagine: 644
  • Costo: € 21 (disponibile su amazon)

TRAMA

In una giornata come tante altre, Cassie si ritrova a vedere l’immagine di una donna che la osserva costantemente…ma, nel momento in cui cerca di avvicinarsi, questa strana figura scompare. Cassie ha il dubbio di essere diventata pazza, ma questo avvenimento segnerà l’inizio della sua avventura; avventura che le darà la sensazione che il mondo “normale” a cui é abituata le si stia sgretolando velocemente sotto i piedi. Cassie dovrà impegnarsi a vivere una doppia vita, cercando di conciliare lo studio per la scuola e la sua nuova esistenza magica.

Prima di parlare delle caratteristiche che mi hanno colpita del libro, vorrei soffermare l’attenzione sulla copertina perché é il riassunto perfetto delle avventure di Cassie: uno degli elementi principali é la natura ( luogo in cui si svolgerà la maggior parte della narrazione) e la luce (componente principale di tutta la trama). Questo connubbio mi é piaciuto molto perché ha dato una nota poetica alla narrativa, la quale, a sua volta, ha uno stile semplice ( senza troppi “paroloni” ) ma cattura il lettore per la sua poesia ed evocazione. Appena ho iniziato questo romanzo ho subito accantonato tutte le altre letture.

Osservazioni personali

La trama é ben sviluppata ed intrigante fin dai primi capitoli. E’ come se l’autrice ci prendesse per mano e ci facesse vivere davanti ai nostri occhi le avventure di Cassie: le emozioni che vivremo sono infinite, si passa dalla gioia al dolore, dall’amore all’odio, dalla frustrazione alla soddisfazione.

In questo libro la protagonista é Cassie, una ragazza dai capelli rossi apparentemente comune: goffa, timida, insicura e un po’ impacciata ma, quando la situazione lo richiede, sa tirare fuori coraggio e forza di volontà. Per tutti questi motivi ho empatizzato subito con la protagonista; penso che a tutti sia capitato di sentirsi come lei nella vita di tutti i giorni. Tutto cio’ rende Cassie estremamente umana e, di conseguenza, la protagonista perfetta: molte volte durante la lettura mo sono ritrovata a dire “cavolo ma sono io”.

Gli altri due prtotagonisti che ho apprezzato moltissimo sono Isis ed André: essi sono l’esempio perfetto di amore tra fratello e sorella, si sostengono sempre e vicenda e la relazione che li legherà a Cassie sarà altrettanto speciale. Mannaggia ad Eleonora che mi ha fatto venire degli infarti in certi punti della trama, facendomi temere il peggio ( niente spoiler altrimenti non vi godete la lettura).

I protagonisti hanno tutti un messaggio da insegnarci. Tramite auesto romanzo, infatti, riscopriremo valori che nella nostra società, a volte, ci dimentichiamo, ossia onestà, lealtà, coraggio, pietà e capqcità di perdonare. In un certo senso é come se l’autrice porti Cassie alla ricerca di sé stessa e della sua crescita.

Un tema fondamentale é il contrasto tra il bene ed il male.

Il popolo a cui appartiene Cassie é un popolo antico (invisibile agli occhi umani) di cui fanno parte gli “Innominati”. Il loro unico desiderio é di vivere in pace a contatto con la natura senza causare male e sofferenza. Purtroppo questo popolo ha subito delle scissioni durante gli anni: da tale scissione sono nati i “Rinnegati”, i quali non condividono i precetti del loro popolo di appartenenza e traggono piacere dal causare il male agli altri. Mi é piaciuto come viene trattata la tematica e anche la battaglia finale: a primo impatto potrebbe sembrere sbrigativa, ma avendoci riflettuto, ho rivalutato questo tratto e penso che anche questa abbia un messaggio da trasmettere al lettore.

Consiglio questo libro sia agli amanti del fantasy, sia a chi non é abituato a leggere questo genere perché non troverete la classica magia ed il classico worldbuilding ma molto di più: vi immergerete nella natura incontaminata, riscoprirete la bellezza della purezza e sognerete tanto.

Volevo veramente complimentarmi con Eleonora per il suo primo romanzo perché non ha nulla da invidiare alle penne già affermate e spero che scriverà qualcosa di nuovo presto.

E voi cosa ne pensate? Vi ispira questo genere di romanzi?

Fatemi sapere nei commenti

A presto

Agnese

Recensione “La città di Ottone” di S.A. Chaktaborty

Ciao a tutti lettori!

Innanzitutto volevo ringraziare Oscarvault per avermi inviato la copia digitale di questo libro, permettendomi così di recensirlo.

Oggi vi porto a conoscere “La città di Ottone”, dove assaporeremo l’odore di spezie ed incontreremo personaggi inconsueti.

Titolo originale “The city of brass”
  • Titolo: La città di Ottone
  • Autore: S.A. Chakraborty
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • Casa editrice: Oscar Mondadori
  • Numero pagine: 572

Trama

Fin dalle prime pagine incontriamo la protagonista Nahri che ci presenta la città del Cairo, descrivendo la sua vita quotidiana con suoi pregi ed i suoi difetti. Nahri é orfana dalla nascita ed utilizza il suo dono di “guaritrice” per procurarsi da vivere. Il suo socio la avverte che l’utilizzo della sua particolare qualità potrebbe, un giorno, cacciarla in qualche guaio. Infatti, così succede: quando si occupa della guarigione di una ragazza posseduta da uno spirito maligno ( un Ifrit), per sbaglio, evoca un jinn, o meglio, un Deava. Il Deava le rivelerà le sue reali origini e del motivo per cui possiede determinate doti che altri umani non hanno. Siccome gli Ifrit sono già alla sua ricerca, Nahri sarebbe spacciata, perciò il Deava si troverà costretto ( ed è proprio il termine corretto perché non ha voglia di scortarla) ad accompagnarla alla sua città natale, in cui la situazione politica é alquanto tesa e ci sarà presentata dal punto di vista del principe Ali, che si immischierà in una situazione piuttosto spinosa.

Osservazioni personali

Vorrei iniziare questa recensione dicendo che questo libro mi ha confusa…Ho trovato l’inizio molto lento e monotono e avevo voglia di abbandonare ma allo stesso tempo l’universo particolare creato dall’autrice mi affascinava. Sicuramente ha degli elementi molto originali, ma altri punti mi hanno un attimo perplessa.

Prima di tutto l’elemento più originale é il worldbuilding: diverso dai soliti fantasy che siamo abituati a leggere, popolato da elfi, fate e folletti…in questo volume siamo catapultati in medio oriente dove incontriamo creature mitiche legate alla cultura araba, immersi in paesaggi suggestivi e soleggiati tipici di questi luoghi. L’autrice si dimostra abile a descrivere i luoghi in cui i personaggi agiscono, facendoci assaporare gli odori carichi di spezie delle vie del Cairo e il calore cocente del sole sulla pelle dei protagonisti. Proprio per questi motivi credo sia una lettura ideale per la stagione estiva poiché ti fa percepire le vibes del momento.

Vorrei soffermarmi un attimo sulle creature principali che ci vengono presentate:

  • Esseri del fuoco: tra questi ci sono appunto i “Deava“, termine antico per indicare tutti gli elementi del fuoco prima della ribellione dei jinn. Un tempo erano mutaforma che vivevano per millenni, ma le loro capacità magiche furono notevolmente ridotte dal profeta Solimano come punizione per aver fatto del male al genere umano; in seguito troviamo i Jinn, una parola umana per i “deava”; infine gli Ifrit, Deava originari che sfidano Solimano e furono privati della loro capacità.
  • Esseri dell’acqua: i principali sono i Marid, i quali sono estremamente potenti. Essi sono quasi mitici per i jinn, non si vedono da secoli, ma si dice che un tempo appartenesse a loro il lago che circonda Deavabad, ed ora, se qualcuno ci mette anche solo un dito dentro viene divorato immediatamente.
  • Esseri dell’aria: qui troviamo i peri, più potenti dei jinn e molto più riservati, stanno risolutamente per conto loro
  • Esseri della terra: quelli che mi hanno colpita di più sono i gul, cadaveri rianimati e cannibali di umani che hanno fatto accordi con gli Ifrit.

Anche se questo elemento ha attirato la mia attenzione, allo stesso tempo, ho riscontrato che l’autrice mette troppa carne al fuoco. Infatti, in alcuni punti, è come se volesse presentare immediatamente tutto l’universo da lei creato, bombardandoci di elementi, che difficilmente si memorizzano. La difficoltà, secondo me, risiede nell’utilizzo di nomi di derivazione araba, che personalmente, ho faticato a ricordare ( essendo abituata ad altri suoni) ed all’introduzione di diverse fazioni politiche, che vengono spiegate in maniera confusa e, a volte, solo accennate. In questo modo il lettore si sente spaesato e non riesce del tutto a comprendere la situazione politica ( io, personalmente, non ho ancora ben capito chi sta con chi e perché). A mio avviso, l’autrice avrebbe potuto eliminare alcune parti del viaggio verso Deavabad (che rallenta la narrazione ed è ripetitivo) per approfondire questo aspetto molto importante.

Un altro pro, con all’interno un contro, riguarda i personaggi. Se da un lato questi sono originali, dall’altro lato devo ammettere che rientrano molto spesso negli stereotipi dei classici fantasy e subiscono dei cambiamenti improvvisi ed affrettai nelle relazioni che li legano. Attualmente i personaggi che mi hanno attratta di più sono Dara e Gassan, che mi sembrano quelli più verosimili fino ad ora, mentre Nahri e Ali hanno subito questi cambiamenti di cui ho parlato prima, che non ho apprezzato del tutto.

Di seguito vi mostro alcune fanart (importate da Internet) che ritraggono i personaggi principali e vi fanno immergere un po’ in questo mondo.

Blog tour] La città di Ottone. Storia e fantasy: quanto sono ...
Nahri, la protagonista del libro
Darayavahoush Instagram posts - Gramho.com
Il potente Dara. Devo ammettere che, come tutte, sono rimasta affascinata dal suo fascino
darayavahoush Instagram posts - Gramho.com
Uno dei conflitti che vi terrà attaccati alle pagine
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Arrivo di Dara e Nahri a Deavabad

La trama non mi stava appagando fino a 3/4 del libro siccome lenta e ripetitiva (in alcuni momenti non succede nulla), ma la svolta viene data quasi alla fine del libro,in cui assistiamo a colpi di scena incredibili, che mi hanno tenuta letteralmente attaccata alle pagine. Nelle ultime 150 pagine succede una miriade di cose che ti costringono letteralmente a stare attaccata alla lettura per sapere come il tutto andrà a finire..Ed il finale é veramente uno spettacolo.

Avendo letto le ultime pagine con questa curiosità, mi sono convinta a proseguire questa trilogia e mi auguro che,anche nei volumi successivi, l’autrice sarà abile a gestire la trama in questa maniera e di tenere sveglia la mia attenzione (perchè molte volte mi sono un po’ annoiata in questo tomo).

Di seguito vi lascio una citazione che mi è piaciuta parecchio:

“Era quella la questione? Ma certo. Tutto, qui, si basa su quella questione”. Le capacità che un tempo le avevano permesso di avere un tetto sopra la testa erano diventate una maledizione; quel legame con parenti morti da tanto tempo, e che lei non aveva conosciuto, era il flagello della sua vita. Nahri era stata rapita ed inseguita per mezzo mondo perchè era una Nahid. Era praticamente prigioniera nel palazzo a causa di quello, con Nisreen che teneva sotto controllo le sue giornate, il re che plasmava il suo futuro, e adesso l’uomo che lei…”che tu cosa? che ami? sei una tale sciocca?”

Voto totale: 3/5 stelline

E voi lo avete letto? Cosa ne pensate?

A presto

Agnese

Recensione di “Le sabbie di Aether” (volume 1) di Gabriele Gemignani

Ciao a tutti lettori!

Oggi volevo parlarvi di un libro di uno scrittore emergente, ossia “Le sabbie di Aether” di Gabriele Gemignani.

Innanzitutto ringrazio l’autore per avermi gentilmente inviato la copia digitale di questo tomo.

Le sabbie di Aether: Volume I (Italian Edition) eBook: Gemignani ...
  • Titolo: Le sabbie di Aether
  • Autore: Gabriele Gemignani
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • Numero pagine: 256
  • Casa editrice: Lupi Editore

TRAMA

Il Santo Atan si reca in pellegrinaggio per benedire i territori e gli abitanti dei vari villaggi fedeli alla corona, ma soprattutto per cacciare i deamon dalle terre di Artesia. Scortato da alcuni frati e dal fidato guerriero Lora, lungo il tragitto incontreranno un ragazzo misterioso dai capelli color vinaccia, il quale li salverà dall’attacco di un gruppo di briganti. Il ragazzo si chiama Fingal: egli non ricorda nulla del suo passato e possiede dei poteri magici fuori dal comune, tanto che molti lo temeranno e sospetteranno sia un nemico o un traditore. Rimasto senza scorta, Atan decide di recarsi, assieme a Lora e Fingal, presso la magione di Lord Wilerm, il quale rivelerà loro una serie di eventi spiacevoli verificatisi nei villaggi circostanti: le persone hanno assunto degli atteggiamenti alquanto strani. Per questo motivo Atan e Fingal partiranno assieme per scoprire cosa sia accaduto, ma quello che trovano non è minimamente vicino a quello che si sarebbero aspettati.

Osservazioni personali

Il libro si apre con un prologo molto accattivante, nel quale l’autore ci spiega la nascita di una creatura, cercando di immergerci nel mondo da lui creato. Quando ho finito il prologo, ho pensato che la trama si sarebbe concentrata su tematiche molto oscure e tetre, mentre una volta cominciato il primo capitolo si respira subito un’aria di freschezza. Pertanto il prologo non è quello che può apparire a primo impatto. Personalmente ho apprezzato questo tipo di espediente narrativo poiché ha tenuta attiva la mia curiosità nel proseguire la lettura.

Un altro elemento che ha attirato immediatamente la mia attenzione è lo stile narrativo; essendo il primo volume di una saga di un autore emergente, sono stata catturata dalla meticolosità dell’utilizzo delle parole e, allo stesso tempo, dalla fluidità della sua narrazione. E’ uno di quei libri che leggi in pochissimo tempo per quanto la narrazione scorre veloce.

Interessante anche la maniera in cui ci viene presentato il wordbuilding: l’autore si prende il suo tempo per immergerci lentamente nei luoghi che visiteremo assieme ai personaggi. Spesso li presenta tramite dei dialoghi in cui viene spiegato con cura il sistema magico, il sistema di combattimento, l’ambiente spazio-temporale in cui ci troviamo, insomma nulla è lasciato al caso ma, anzi, tutto ciò che viene narrato segue un filo logico.

Di seguito vi riporto un paio di citazioni che mi sono piaciute molto:

“I cristalli di Aether sono dei costrutti indistruttibili in grado di assorbire le anime dei defunti nelle vicinanze. Tali anime, vengono purificate all’interno dei cristalli, i quali rilasciano le impurità nell’ambiente. Quel miasma impercettibile infetta poi la fauna e la flora locale, creando i deamon, terribili mostri affamati di anime. I Santi sono l’unico gruppo di persone in grado di rilasciare le anime dei cristalli, fermando la nascita del deamon”

” I Santi sono anime nate per servire Dio, le quali vengono estromesse dal ciclo della reincarnazione poiché considerate completamente pure. Dopo la mia morte, salirò alla Landa dei Santi, un mondo abitato da anime come la mia, le quali un giorno diventeranno serafini”

Il bestiario è molto facile da memorizzare, grazie alle descrizioni precise delle caratteristiche di questi “mostri” e dall’utilizzo di nomi facilmente memorizzabili (molto spesso ci sono autori che utilizzano nomi molto complicati che nel giro di un paio di giorni ti sei già scordato).

I personaggi sono molto interessanti. Tra quelli principali troviamo Atan (il Santo), il quale, per ora è il mio preferito assieme a Lora ( del quale sappiamo ancora poco però). Accanto a lui c’è Fingal, il misterioso ragazzo dai capelli color vinaccia, che non conosce nulla del suo passato. Ad aiutarli troviamo Lord Wilerm che, a primo impatto, può sembrare il classico “antagonista”, ma, in realtà, è completamente diverso. Ed infine troviamo la principessa Estella, che é la donna più forte e bella al mondo.

Di seguito vi mostro alcuni prototipi dei disegni dei potagonisti.

Fingal
Wilerm
Estella

I personaggi sono ben caratterizzati e non si fatica ad entrare in empatia con essi, anzi in alcuni momenti si sente anche la sofferenza che provano.

Ho solo un piccolo appunto da fare: ad un certo punto della trama Fingal subisce una trasformazione drastica per un evento che accade. Avrei preferito, forse, una descrizione più dettagliata di questo avvenimento ma spero di trovare maggiori chiarimenti nel prossimo volume.

Voto complessivo: 4,5/5 stelline

Voi cosa ne pensate? la trama vi convince?

Fatemi saper nei commenti!

A presto

Agnese

Aggiornamenti di metà anno

Ciao a tutti lettori!!!

Dopo un lungo periodo di assenza dal blog, ho finalmente ritrovato l’entusiasmo per tornare a scrivere!

Eccomi qui, infatti, per aggiornarvi con le letture di metà anno per il #midyearbookfreakouttag.

Innanzitutto quest’anno ho deciso di leggere qualche libro in più rispetto a quello precedente, ponendomi un obiettivo di 60 libri, ma attualmente ne ho letti 24: alcuni mi hanno riservato molte sorprese, mentre altri qualche delusione ( e parlo di libri venerati da molte persone).

  1. Qual’è il miglior libro che ho letto nel 2020? Sicuramente “Circe” di Madeline Miller; non avevo ancora letto nulla scritto dall’autrice ma questo libro, con la sua narrazione e la rivisitazione della figura di Circe, mi ha conquistata.
  2. Quali sono le nuove uscite che non ho ancora letto, ma che ho intenzione di leggere? La prima uscita riguarda “Città di Ottone” di S.A Chakraborty (spero non sia una delusione) e “Tornare a casa” di Dorte Hansen, il quale mi ispira per le tematiche che affronta.
  3. Qual’è la delusione più grande? Domanda molto difficile…la prima sicuramente è “Outlander” di Diana Gabaldon ( per chi volesse saperne di più ho scritto una recensione a riguardo), mentre la seconda, ma meno deludente, é “Il nome del vento” (ora mi beccherò un sacco di insulti XD) di Patrick Rothfuss. Di quest’ultimo avevo sentito parlare talmente bene che mi aspettavo veramente qualcosa in più e avevo altissime aspettative. Nonostante tutto penso che leggerò anche il seguito per avere una visione più completa della saga ( forse, semplicemente, non rientra nelle mie corde).
  4. Qual’é il mio nuovo autore preferito? Sicuramente Laini Taylor, mi ha fatto innamorare del suo stile narrativo e dei luoghi magici in cui mi ha immerso grazie alla duologia del “Sognatore”.
  5. Qual’é un libro che mi ha fatto piangere? “La musa degli incubi” di Laini Taylor. Ho dovuto posare il libro in alcuni punti per metabolizzare gli eventi ma ne parlerò meglio nel prossimo articolo perché ho bisogno di esprimere le mie impressioni per la mia nuova crush.
  6. Qual’é il libro che ho bisogno di leggere prima della fine dell’anno? Non é un libro singolo, ma si tratta della saga di “The witcher” del quale ho già letto i primi tre libri.

Ho voluto fare questo articolo riassuntivo ma parlerò accuratamente di questi libri nei prossimi articoli.

E a voi come sta procedendo l’anno?

Siete soddisfatti o delusi dalle vostre letture?

Fatemi sapere nei commenti!

A presto.

Agnese

Recensione “La memoria di Babel” di Christelle Dabos

Ciao a tutti lettori!

Oggi vi parlo del terzo volume della saga dell’attraversaspecchi, la quale mi sta rapendo sempre di più. Per chi fosse interessato trova anche le recensioni dei primi due volumi sul mio blog.

La Passe-miroir, Livre lll: La mémoire de Babel - Roman
Immagine dell’edizione francese
  • Titolo: La memoria di Babel
  • Autore: Christelle Dabos
  • Edizione: folio
  • Anno di pubblicazione: 2019
  • Numero di pagine:567
  • Costo: € 8,65

TRAMA

Sono passati due anni e sette mesi dalla sparizione di Thorn e dal rientro di Ofelia a casa sull’arca Anima. Proprio nel momento in cui stava per perdere le speranze, Ofelia incontra Archibald che le offre la possibilità di andare alla ricerca di Thorn. Partiremo,così, alla scoperta di una nuova arca, chiamata Babel, con la speranza di ritrovare il marito di Ofelia. Christelle Dabos ci descrive diversi aspetti di questa arca, la quale si differenzia completamente dalla precedenti che abbiamo visitato, vale a dire Anime e Polo. In questo luogo Ofelia decide finalmente di agire, utilizzando tutte le informazioni che ha appreso ( il libro di Farouk ed i frammenti di informazioni divulgati da Dio). Ofelia si presenterà con una falsa identità, andando alla ricerca di Thorn. Riuscirà la nostra eroina a ritrovarlo e a sventare le trappole di avversari sempre più temibili?

Osservazioni personali

Allooooora da dove cominciare?

Innanzitutto devo dire che questo terzo volume mi ha completamente rapita! Il secondo tomo mi era piaciuto parecchio, ma con questo, l’autrice ha superato sè stessa.

Lo stile narrativo è nettamente migliorato (non ci sono più ripetizioni inutili che ho trovato negli altri due volumi) e la Dabos riesce a tenere il lettore incollato alle pagine con innumerevoli colpi di scena (impossibile parlarne senza fare spoiler).

I temi che sono toccati dall’autrice sono interessanti. Nel descrivere la nuova arca ci sono richiami alla nostra epoca. Si parla di uguaglianza e di differenziazione sociale e l’arca è caratterizzata da tecnologia e robotizzazione. In questo modo, forse, la Dabos vuole proporre una critica alla nostra società, nella quale siamo tutti soffocati dalla tecnologia.

Ho amato la crescita del personaggio di Ofelia: da ragazza ingenua che si fa mettere i piedi in testa si è trasformata in una donna che ha il coraggio di prendere delle decisioni con la sua testa, senza essere condizionata dagli altri.

Allo stesso tempo, però, ho sentito la mancanza di alcuni personaggi che erano presenti nei temi precedenti, ossia Berenilde, Archibald e Farouk.

La pecca che, secondo me persiste, riguarda la relazione tra Thorn ed Ofelia. Continuo a pensare che l’autrice voglia che i due protagonisti stiano insieme a tutti i costi. In questo caso, però, non è una pecca del libro, ma semplicemente è una mia opinione siccome i personaggi alla Thorn non mi fanno impazzire ( molto spesso mi irrita ).

Il finale, inoltre, è una delle parti che ho apprezzato di più…l’autrice ci lascia con un finale che mette voglia di proseguire con la lettura dell’ultimo libro, che penso di leggere il mese prossimo!

Voto complessivo: 4,5/5 stelline

E voi? Lo avete già letto?

Cosa ne pensate?

Ci “vediamo” al prossimo articolo

Agnese

Aggiornamenti libreschi

Ciao a tutti lettori!

Mi scuso per l’assenza di questo periodo, ma impegni lavorativi mi hanno tenuta occupata. Nonostante ciò le mie letture non si sono fermate e torno qui ad aggiornarvi.

Cosa ho letto?

Durante il mese di gennaio ho affrontato quattro letture:

  • Il marchio del diavolo” di Glenn Cooper. Di questo libro ho già pubblicato la recensione, quindi, per chi fosse interessato, la trova sul mio blog.
  • Outlander, la straniera” di Diana Gabaldon. Anche di questo romanzo trovate già la recensione sul blog.
  • La memoria di Babel” di Christelle Dabos. Terzo volume della saga dell’attraversaspecchi. Questo libro l’ho letto con un GDL organizzato su Instagram e devo dire che mi è piaciuto parecchio. Oggi preparerò la recensione e la posterò domani sul blog, così potrete sapere la mia opinione riguardo a questo libro.
  • Il priorato dell’albero delle arance” di Samantha Shannon. Fantasy che attendevo di leggere da parecchi mesi e sono contenta di averlo terminato. Libro che nel complesso mi è piaciuto, ma dal quale avevo aspettative elevate perciò sono rimasta un po’ delusa riguardo determinati temi, ma ve ne parlerò meglio nella recensione che posterò questa settimana.

Cosa sto leggendo?

Per il momento ho in lettura due libri:

  • Blood of elves” di Andrzej Sapkowski. Terzo volume della celebre saga “The witcher”. Ero intimorita di leggerlo in inglese ma devo ammettere che la scrittura è molto scorrevole e il libro mi sta catturando sempre di più. Al momento sono incantata dal worldbuildibg costruito dall’autore e dalla creature che è riuscito ad inventare.
  • “Lo hobbit” di Tolkien. Avendo letto “Il signore degli anelli” ho deciso di leggere altri libri di Tolkien assieme al GDl organizzato su Instagram da @sentieridineverossa. Per chi si volesse unire il GDL è organizzato a tappe, costituite dalla lettura di 4 capitoli a settimana.

Cosa leggerò?

Questo mese ho previsto la lettura di altri due libri:

  • Macbeth” di Shakespeare. Anche questo libro lo leggerò con un altro GDL organizzato su Instagram da @lastanzadigiovanni. Sono contentissima di fare parte di questo GDL in quanto voglio approfondire le letture di questo autore. Anche in questo caso chi si volesse unire è il benvenuto.
  • La brigata della speranza” di Alessandro Gianesini. Libro scoperto grazie al blog e del quale sono curiosissima!

Per il momento questi sono i miei progetti e spero di portarli a termine.

E voi? Quali letture avete in corso? E quali letture avete terminato?

Fatemi sapere nei commenti

Ci “vediamo” al prossimo articolo

Agnese

Recensione “Il marchio del diavolo” di Glenn Cooper

Ciao a tutti lettori!

Torno qui oggi per parlarvi di un libro concluso recentemente. Il libro in questione è “Il marchio del diavolo di Glenn Cooper, autore per il quale ho una simpatia particolare.

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  • Titolo: Il marchio del diavolo
  • Autore: Glenn Cooper
  • Edizione: TEA
  • Anno di pubblicazione: 2012
  • Numero di pagine: 416
  • Costo: € 5,00

TRAMA

Il libro è ambientato principalmente in Italia e nel Vaticano, ma, in parallelo, si svolgono anche delle storie in Gran Bretagna, Slovenia, Paesi Bassi e in Francia. Inoltre la storia è divisa in tre diversi periodi storici:

  • Roma (1139). Inquieto, un uomo alza gli occhi alla volta celeste. E’ arrivato alla città eterna per assistere all’eclissi. All’ora stabilita, la luna, a poco a poco, si dissolve nell’oscurità, rivelando centododici stelle. E’ un segno che l’uomo aspettava; ancora centododici papi, poi, sulle rovine della Chiesa, sorgerà un nuovo mondo.
  • Roma (2000). Incredula, una giovane archeologa fissa il cielo. Poche ore prima, il Vaticano le ha ordinato di interrompere gli scavi nelle catacombe di San Callisto, mettendo così fine alla sua carriera accademica. E adesso lei giace sull’asfalto, in una pozza di sangue. Tuttavia, nell’istante in cui l’aggressore le ha conficcato il pugnale nel petto, Elisabetta ha notato un particolare agghiacciante.
  • Roma (oggi). Una suora italiana, suor Elisabetta, dovrà sventare un antichissimo complotto riguardante la profezia di Malachia. Questo complotto coinvolge esseri umani malvagi dotati di coda, chiamati “Lemuri”.

Osservazioni personali

Premetto che quando si parla di Glenn Cooper sono di parte, ma ho cercato di non essere troppo soggettiva.

Come già altri libri dell’autore, anche questo romanzo si apre con una trama che sembra intricata. Per un certo periodo ho avuto l’impressione di non capire dove l’autore volesse andare a parare. Ma, una volta ricongiunti tutti i tasselli, la trama prende una piega magnifica. Per me è stato un mix perfetto di thriller, storia ed elementi fantasy.

Anche lo stile narrativo si riconferma fluido e piacevole alla lettura.

Ma, l’elemento che mi ha colpito maggiormente, risiede nella brevità del romanzo e delle vicende che sono raccontate in esso. In pochissime pagine l’autore è stato capace di inserire diverse trame che finiranno con l’intrecciarsi ed, allo stesso tempo, essere esaustivo sia sugli eventi storici sia sulla descrizione dei personaggi.

La storia ricopre un ruolo fondamentale; Glenn Cooper, infatti, ci spiega molto precisamente diverse profezie e racconta in maniera dettagliata la vita nell’antica Roma ai tempi della nascita del cristianesimo e, come questo, si sia evoluto durante le successive epoche storiche.

La cosa che mi è piaciuta di meno, forse, è il finale. Da un lato mi ha sorpresa, mentre dall’altro lato mi aspettavo alcuni avvenimenti (avendo già letto altri libri dell’autore mi è sembrato che utilizzasse lo stesso espediente per stupire il lettore).

Voto complessivo: 4,5/5 stelline

E voi? lo avete già letto?

Cosa ne pensate?

Ci “vediamo” al prossimo articolo

Agnese